Vettel attacca la Ferrari, Giovinazzi la sogna

Vettel attacca la Ferrari, Giovinazzi la sogna


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«La speranza di salire sulla Ferrari c’è e ci sarà sempre. È quello che ho in testa». Antonio Giovinazzi si appresta a vivere il GP bis d’Austria, secondo atto del Mondiale di Formula 1 di questa strana stagione, con molta carica al volante della Alfa Romeo, ma continua a sognare la Rossa di Maranello. Quella che invece Sebastian Vettel ormai attacca quotidianamente. Alla vigilia del weekend di gara il tedesco, scaricato dalla Ferrari che non gli ha rinnovato il contratto e scelo lo spagnolo Carlos Sainz jr, ha parlato apertamente dell’ipotesi di ritorno alla Red Bull. «Se mi chiamasse accetterei, è una squadra vincente». Come dire: la Ferrari no.

Eppure Vettel nel GP di domenica scorsa ha commesso l’ennesimo errore e sul traguardo è stato battuto da Giovinazzi, il 26enne pugliese. «Io non ho mai avuto niente di facile nella mia carriera – racconta a Sky l’unico italiano in griglia -, magari non era il momento giusto perché era troppo semplice in questo momento avere quel sedile. Ciò non toglie che in futuro potrà accadere ed è quello che ho in testa: fare bene con l’Alfa, fare bene nella mia carriera e un giorno magari avere quell’opportunità».

Un’ipotesi clamorosa ma possibile visto il clima tra Ferrari e Vettel è una rescissione in corsa già durante la stagione. «Mah, vedremo – commenta Giovinazzi -. Non mi voglio focalizzare tanto su quello. So benissimo che se farò del mio meglio e farò degli ottimi risultati come quelli di domenica tante porte si potranno aprire, soprattutto anche quella. Però per adesso mi focalizzo sul mio lavoro». Ribadire l’entrata nella zona punti, magari migliorando il 9° posto del primo GP. «È stata una bella soddisfazione. Quando mi sono ritrovato dopo l’ultima safety car sapevo che ero molto vicino per far punti. E per conquistarli dovevo superare una Ferrari che non è mai facile. Alla fine però ho passato Vettel e poi anche Kvyat. Siamo molto orgogliosi di quello che abbiamo portato a casa alla fine del weekend».