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Fonti del Clitunno: cosa sono e come raggiungerle

Fonti del Clitunno: cosa sono e come raggiungerle
Fonte: Pixabay


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Località imperdibile e affascinante, incastonata in un parco naturalistico recintato, dove i cigni hanno trovato il proprio habitat, accompagnati da anatre e altri animali acquatici. Stiamo parlando delle Fonti del Clitunno, tra le mete perfette per una gita fuori porta. Scopriamole insieme.

Fonti del Clitunno: dove si trovano

Tra le mete italiane più gettonate ci sono le Fonti del Clitunno. Si trovano in Umbria, precisamente lungo la via Flaminia, ovvero quella fra Spoleto e Foligno, nel comune di Campello Sul Clitunno (PG). Come già anticipato poc’anzi, il parco delle Fonti del Clitunno ha una superficie di circa 10mila metri quadrati e custodisce come fossero un tesoro prezioso le meravigliose sorgenti del Fiume Clitunno.

Storia delle fonti del Clitunno

La storia delle Fonti del Clitunno affonda le radici in tempi lontani. Bisogna fare un tuffo nel passato e arrivare al tempo dei Romani. In origine le Fonti erano nettamente più copiose e si riversavano all’interno di un fiume percorribile che aveva come destinazione proprio Roma; infatti, si giungeva nell’odierna capitale italiana percorrendo un tratto sul Clitunno e un tratto sul Tevere.

Nel 440 d.C., dopo un violento terremoto, le sorgenti si dispersero e questo comportò un apporto di acqua più ridotto. Però, nonostante il tragico evento, ad oggi quella del Clitunno è annoverata tra le sorgenti più importanti dell’Umbria. Produce all’incirca 1.500 litri d’acqua al secondo.

La leggenda che avvolge questo luogo maestoso è la seguente: si pensava che ai tempi dei Romani le acque del fiume fossero la personificazione del Dio Giove Clitunno che, appunto, ha dato il nome alle Fonti ed era la divinità venerata dagli abitanti.

Si credeva che nell’abisso delle acque ci fosse proprio la dimora del Dio e per questo le stesse sorgenti venivano considerate sacre. A testimoniare la sacralità del luogo c’erano i “Clitunnali”, ovvero delle feste in onore del Dio Clitunno che si svolgevano in Primavera a cadenza annuale.

Ulteriore testimonianza della venerazione di Clitunno sono i templi e i sacelli, ad oggi perduti in gran parte, dedicati proprio al Dio in questione e vennero edificati lungo le rive del fiume. Inoltre, caratteristico è il Tempietto di Clitunno che si erige più a valle rispetto alle sorgenti ed è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

È stato costruito in un momento storico particolare, esattamente quando l’Impero era quasi al termine e il Cristianesimo era nelle sue fasi primordiali. Il Tempietto è stato successivamente gravemente danneggiato ma, riconoscendone la storicità, è stato ricostruito dai Longobardi, si pensa che siano stati utilizzati anche dei materiali di costruzione originali.

Dopo la riqualificazione del sito, il Tempietto è stato riconvertito in chiesetta paleocristiana dedicata a San Salvatore. Per quanto riguarda la parte interna, c’è una fitta presenza di affreschi con le più antiche tecniche di pittura cristiana tipiche della zona umbra.

Perché sono affascinanti

Le Fonti del Clitunno sono affascinanti grazie al panorama mozzafiato che offrono, il visitatore sarà completamente immerso nella natura, tra i suoi odori e i suoi colori. Il cuore del parco delle Fonti del Clitunno è un lago di acqua cristallina, abbracciato da una folta e vigorosa vegetazione. Un reticolo di ruscelli e fiumiciattoli insieme ad una fauna caratteristica del luogo attraversano tutto il Parco.

Il sublime laghetto incuriosisce e attrae l’attenzione dei turisti perché è alimentato da acque sorgive sotterranee che sgorgano da fenditure rocciose. L’incontro dei colori emanati dal sole, i colori mozzafiato della vegetazione che cresce sul fondo e l’acqua che sgorga dalle cosiddette polle sorgive restituiscono al viaggiatore un mix di variazioni cromatiche che rendono il luogo un dipinto. L’acqua, in alcuni punti trasparente e in altri più densa, restituisce all’occhio sfumature affascinanti e caratteristiche che partono dal turchese per tingersi di verde smeraldo oppure iniziano giallognole per confluire nell’azzurro vivo.

Le Fonti del Clitunno sono ricche di specie vegetali e animali, alcune tipiche di questa località. Coabitano alla perfezione. Si raggiunge un equilibrio naturalistico in questo luogo a tal punto da riflettersi sull’animo del turista e rasserenarlo. Questo è il potere delle Fonti del Clitunno.

Come raggiungere le fonti del Clitunno

Raggiungere le Fonti del Clitunno è estremamente semplice, anche l’automobilista alle prese col suo primo viaggio riuscirà senza difficoltà a recarsi in questo angolo di paradiso umbro. Infatti, ci si dovrà dirigere verso Campello Sul Clitunno, in provincia del capoluogo umbro ovvero Perugia, e appena si sarà arrivati in località Fonti del Clitunno si troveranno le apposite indicazioni turistiche.

Inoltre, le Fonti sono ben visibili dalla strada, è impossibile perdersi. Dalla strada si potrà già notare il parcheggio dove, appunto, si potrà parcheggiare la propria auto e immergersi finalmente in questo spettacolo naturale tutto italiano.