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Biblioteca Medicea Laurenziana, cosa c’è da sapere

Biblioteca Medicea Laurenziana, cosa c’è da sapere


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La Biblioteca Medicea Lurenziana, in antichità nota come Libreria Laurenziana, è uno dei luoghi più preziosi al mondo per la conservazione di antichi manoscritti. È un complesso architettonico di grande valore storico e culturale che fu disegnato proprio dal celeberrimo Michelangelo Buonarroti tra il 1519 ed il 1534.

Oggi custodisce un’infinità di volumi di cui quasi 70 mila a stampa e 11 mila manoscritti del valore inestimabile. Oggi te la presentiamo in tutta la sua straordinaria bellezza in questo approfondimento che stuzzicherà sicuramente la tua voglia di partire per Firenze e visitarla.

Storia della Biblioteca Medicea Laurenziana

La prima apertura al pubblico della Biblioteca Medicea Laurenziana risale per l’esattezza all’11 giugno 1571. Da allora sino ai giorni nostri questa biblioteca rimane una delle più importanti al mondo per la sua architettura, per la storia che la accompagna e per i manoscritti, per le opere a stampa e per tutto ciò che conserva al suo interno.

Si contano diecimila codici, oltre duemila papiri e miriadi di altre opere antiche per i quali appassionati e studiosi di tutto il mondo accorrono in visita. Come anticipato qualche riga più su la Biblioteca fu disegnata da Michelangelo Buonarroti su commissione del Papa Clemente VII.

I lavori per la costruzione durarono molto al lungo tant’è che ci vollero quasi cinquant’anni. Fu Cosimo I de’ Medici a bloccare lo stato di impasse della costruzione e il nome che fu designato fu riferito proprio alla grande casata di cui faceva parte.

Anzi per l’esattezza “Laurenziana” sottintende che la biblioteca sia accessibile dalla Basilica di San Lorenzo mentre “Medicea” è riferito al primo nucleo originario di libri in essa conservato e che, per l’appunto, apparteneva alle collezioni dei Medici.

Caratteristiche della Biblioteca

Si contano 11 mila manoscritti, 2500 papiri, quasi 2000 cinquecentine, oltre 500 incunaboli e 120 mila edizioni a stampa. Non è un patrimonio librario vastissimo in termini numerici ma lo è dal punto di vista del pregio filologico e delle rarità ben conservate ancora oggi. Per questo la biblioteca è aperta a studiosi che vogliono prendere in consultazione presso la sala dedicata, la Tribuna Elci, tutti i volumi delle collezioni.

La biblioteca risulta essere una delle più grandiose realizzazioni di Michelangelo in campo architettonico per via dell’arredo interno ancora ben conservato, per le decorazioni e per l’aspetto maestoso che assume. È un’opera di gusto manierista che esprime la rivendicazione della libertà linguistica rispetto alle regole derivanti dagli ordini classici.

Si caratterizza da un vestibolo quadrato occupato da una grande scala che, un tempo, avrebbe dovuto essere illuminata da lucernari interni vista la difficoltà di applicare delle finestre. Il papa commissionante rifiutò il progetto così che Michelangelo dovette trovare una soluzione compromissoria, ovvero rialzare le pareti e aprire finestre che facessero entrare la luce dall’alto.

Lo scalone è un’altra soluzione ideata da Michelangelo per ridurre il dislivello tra il vestibolo e la sala di lettura. Questo si presenta con uno stile squisitamente barocco, in anteprima rispetto a quanto accadeva nelle architetture del resto d’Europa che di li a poco lo avrebbero scoperto.

La sala di lettura, invece, è ampia e distesa in netto contrasto con il vestibolo. Si caratterizza da un ampio corridoio e grandi finestrature. Le vetrate riportano araldici medicei, armi, grottesche ed emblemi.

Il soffitto è in legno di tiglio mentre il pavimento è un intarsio pregiato di terracotta rossa e bianca. Infine c’è la zona più rilevante di tutta la Biblioteca, la Tribuna d’Elci che si caratterizza da una cupoletta neoclassica a contrasto grigio e bianco.

Come fare per visitarla

La biblioteca Medicea Laurenziana è oggi visitabile ma con delle precise limitazioni. A seguito dell’Articolo 3 del Decreto Legge 105 del 23 luglio 2021 l’accesso è consentito solamente a persone munite di Green Pass valido da esibire all’ingresso assieme al documento di identità. I documenti saranno oggetto di verifica via app VerificaC19 da parte del personale.

Tra le misure obbligatorie previste c’è l’utilizzo della mascherina, la rilevazione della temperatura, il distanziamento personale di almeno 1 metro e la disinfezione delle mani con gel igienizzante. L’accesso alla sala studio avviene solo su prenotazione così come quello per le visite.

Per l’accesso al settore monumentale, invece, questo verrà aperto solo in caso di esposizioni bibliografiche. Per rimanere aggiornato sugli eventi che si terranno presso la Biblioteca Medicea Laurenzana, quindi, è necessario consultare la sezione ufficiale del sito dedicata agli eventi in programma.