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Assorbenti compostabili, cosa sono e come funzionano

Assorbenti compostabili, cosa sono e come funzionano


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Gli assorbenti sono un oggetto indispensabile per le donne durante il periodo del ciclo. Si trovano in commercio secondo molteplici tipologie, le quali presentano diversi livelli di comodità e persino di impatto sull’ambiente.

Una delle novità in un mondo in cui l’innovazione è costante è quella rappresentata da un modello come l’assorbente compostabile. Una soluzione green che risulta una valida alternativa ai prodotti classici che vedono l’impiego di materiale di origine plastica.

In questo articolo vi raccontiamo qualcosa di più su cosa sono e come funzionano gli assorbenti biodegradabili compostabili.

Articoli di ultima generazione realizzati per permettere alle donne di vivere i giorni del ciclo in maniera più ecologica e salutare.

Problemi dei metodi tradizionali

Partiamo da come vengono realizzati gli assorbenti da ormai molti anni. Il materiale impiegato è sintetico, generalmente si tratta del rayon, il quale viene abbinato al cotone.

Sia le materie prime sintetiche che il cotone possono presentare sostanze chimiche (anche tossiche) al loro interno, le quali non necessitano di essere dichiarate per legge da parte dei produttori.

Tra queste possono esserci delle polveri con funzione assorbente le quali presentano derivazione diretta dal petrolio. Soluzioni funzionali alla trasformazione dei liquidi a uno stato più solido e in grado di assicurare una maggiore assorbenza.

Inoltre, non di rado sono inserite formulazioni di tipo sbiancante attraverso l’impiego del cloro, il quale porta a sua volta al rilascio di una sostanza fortemente tossica: la diossina.

Sono molteplici, pertanto, i brand che aggiungono fragranze di tipo anallergico per contrastare gli odori naturalmente. Queste presentano come controindicazione il fatto di poter dare luogo a stati quali il prurito o le irritazioni.

Infine, a proposito del cotone è bene sapere che non tutti i tessuti sono uguali e che spesso vengono impiegati pesticidi e sostanze tossiche, le quali si trovano a contatto diretto con l’epidermide vaginale.

Quello che c’è effettivamente all’interno dei comuni assorbenti non è possibile saperlo con certezza, ma sono diverse le controindicazioni che possono presentare le tipologie classiche di tamponi.

Esiste allora un’alternativa agli assorbenti così come sono tradizionalmente concepiti? Certamente e non si tratta solo degli assorbenti biodegradabili compostabili.

Una soluzione valida ed efficace sono le coppette mestruali, un’opzione consigliata da diversi ginecologi e altamente innovativa, usata abitualmente da molte donne.

Assorbenti: quando sono biodegradabili

Le parole sono importanti, ripete spesso Nanni Moretti nei suoi film. Per gli assorbenti eco-friendly di nuova generazione si sentono spesso utilizzare termini come biodegradabile e compostabile, ma c’è una differenza? Certamente.

Partiamo dalla parola biodegradabile. Questa indica una sostanza che per sua natura tende a decomporsi senza l’ausilio di altre componenti e secondo una tempistica ben precisa pari a 6 mesi.

Cosa vuol dire compostabile

Il termine compostabile fa riferimento a un processo differente da quello che avviene nel caso delle componenti biodegradabili.

In questo caso il materiale più che decomporsi in maniera naturale viene messo nelle condizioni di trasformarsi in compost attraverso un processo quale quello di compostaggio. Una procedura che presenta una tempistica non inferiore ai 3 mesi.

Cosa sono gli assorbenti compostabili

Partendo dal significato terminologico, possiamo definire gli assorbenti compostabili come tipologie di tamponi realizzate con materiale compostabile, ovvero in grado di trasformarsi in compost in seguito a un processo quale quello di compostaggio.

Ogni tipologia di assorbente compostabile si trova a dover adempiere a specifici parametri, misurati secondo specifici test. I principali sono:

  • Un materiale compostabile necessita di un periodo minimo di 3 mesi per la decomposizione.
  • Se biologico, tale dato è necessario sia attestato tramite specifiche diciture che lo confermino. Queste fanno riferimento agli standard del bio.
  • Assenza di elementi quali poveri, cellulosa, fragranze e fibre sintetiche.

Vantaggi

In sintesi, i principali benefici che permette di assicurare l’assorbente compostabile sono:

  • Assenza di sostanze che possono dare luogo a stati irritativi o di prurito.
  • Minore impatto sull’ambiente: l’inquinamento prodotto è di gran lunga minore.
  • Comfort ottimale per la donna, che si trova ad avere una parte delicata come quella vaginale a contatto con sostanze che non provocano tensioni.
  • Produzione più trasparente e quindi etica.
  • Assenza di controindicazioni per il benessere della donna durante i giorni del ciclo.

Dove si comprano e quanto costano

Gli assorbenti compostabili, ma anche gli assorbenti biodegradabili, non sono ancora semplici da reperire sul mercato. I luoghi in cui si trovano maggiormente sono i negozi biologici, alcune farmacie e store online.

Un passo avanti è comunque stato fatto, verso una produzione sostenibile, in quanto sono diversi i brand, anche noti, che hanno optato per affiancare alle linee tradizionali articoli in puro cotone o cotone biologico.

Un parametro valido per verificare in tal senso è la presenza di certificazioni.

E il costo? Trattandosi di un prodotto ancora di nicchia il prezzo di acquisto dell’assorbente compostabile è mediamente più alto, arrivando ad aggirarsi intorno ai 4-5 euro.