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Vaccino Astrazeneca: in arrivo 26 milioni di dosi anche per gli under 60

Vaccino Astrazeneca: in arrivo 26 milioni di dosi anche per gli under 60


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Il Vaccino Astrazeneca ha subito vari stop dalla comunità sanitaria. Se all’inizio era indicato solo per persone under 55, poi il siero era stato raccomandato dopo lo stop europeo esclusivamente alle persone over 60. Ora il vaccino Astrazeneca cambia nuovamente destinatari. 

Il commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo sta ipotizzando di somministrare il vaccino per contrastare l’epidemia da Covid-19 anche alle persone con età inferiore ai 60 anni

Cambio di regole: il Vaccino Astrazeneca sarà somministrato anche agli under 60? 

Utilizzare il vaccino Astrazeneca anche sugli under 60: questa è la proposta di Figliuolo che nasce dal fatto che utilizzare questo siero potrebbe avanzare la tabella di marcia per la somministrazione vaccini in Italia ed evitare anche che in estate molte delle dosi in arrivo, stimate in 26 milioni, possano essere conservate nei magazzini senza essere utilizzate. 

Al momento non c’è stato ancora il semaforo verde sull’effettiva somministrazione agli under 60: la valutazione sull’uso del vaccino Astrazeneca anche a chi ha meno di 60 anni deve venire valutata dall’Aifa, l’istituto superiore di Sanità e dal Css responsabile Franco Locatelli

Nel caso di via libera della somministrazione anche a chi ha meno di 60 anni, l’Italia sarà al momento l’unico Paese a seguire queste regole. 

Il commissario all’emergenza Figliuolo sostiene che la raccomandazione attualmente in vigore possono essere riviste. La campagna vaccinale italiana, rispetto agli altri Paesi europei, sta procedendo a rilento. I dati mostrano come attualmente il 65% della fascia 70-79 anni ha ricevuto almeno una dose di vaccino mentre solo il 36% della fascia 60-69 anni ha avuto accesso alla prima dose

Si stima un arrivo tra il mese di maggio e giugno circa 6 milioni di dosi di vaccino Astrazeneca a cui seguiranno addirittura 26 milioni di dosi nel mesi successivi. 

Gran parte di queste dosi verranno utilizzate per effettuare il secondo richiamo concludendo la fascia degli over 80 ed alzando la percentuali dei vaccinati nella fascia 60-79 anni. Gli altri però potrebbe essere somministrati – punta Figliuolo – alle persone con meno di 60 anni in modo che si possa giungere a vaccinare quasi il 60% della popolazione italiana entro metà luglio