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Uno studio dopo l’infortunio a Zaniolo: dal 2010 le lesioni tra i giovani aumentate del 400%

Uno studio dopo l’infortunio a Zaniolo: dal 2010 le lesioni tra i giovani aumentate del 400%


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Il grave infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro riportato da Nicolò Zaniolo durante la partita dell’Italia in Olanda è solo l’ultimo di una lunga serie. Secondo una ricerca del Philadelphia Health Center pubblicata sul Daily Mail, le operazioni dovute a questo tipo di lesioni sono aumentate del 400% negli ultimi 10 anni. La rivista Physician & Sports Medicine dichiara che ogni anno tra i giovani in America ci sono oltre 200mila infortuni al crociato, mentre la Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia segnala 150mila casi all’anno secondo in tutta la popolazione. Tra i più colpiti gli sportivi, specie calciatori, cestisti e sciatori.

Secondo gli esperti la prevenzione inizia con un’attenta valutazione fisica e prosegue con un allenamento neuromotorio composto da esercizi mirati a rinforzare la muscolatura di anca e glutei. Fondamentale è anche evitare danni da sovraccarico funzionale e indossare calzature sportive idonee. Per accelerare il recupero di un infortunio simile, infine, gli esperti consigliano la laserterapia. «Le lesioni del crociato hanno subìto un forte incremento negli ultimi 20-30 anni a causa dei cambiamenti nel modo di allenarsi, della velocità di esecuzione dei tempi tecnici e di una modifica dei terreni di gioco – spiega il dottor Paolo Tenconi, medico e preparatore atletico professionista e allenatore Uefa B -. Per questo motivo seguire accorgimenti precisi come sottoporsi a un allenamento neuromotorio, rinforzare la muscolatura di anca e glutei e lavorare sulle tecniche di atterraggio diventano fondamentali per prevenire gli infortuni. Nel corso della mia esperienza ho constatato come le lesioni più comuni riguardassero il crociato anteriore, il menisco mediale e il menisco laterale, soprattutto tra i più giovani che giocano a calcio e praticano sport sulla neve».

Secondo una ricerca del Journal of Epidemiology condotta su un campione di 20mila atleti, il 21% delle lesioni riguarda il crociato anteriore, l’11% il menisco mediale, l’8% il legamento collaterale mediale, il 4% il menisco laterale e il 2% il collaterale esterno. Solo 0,02% per il crociato posteriore. Inoltre il 40% di questi infortuni riguarda chi gioca a calcio, mentre il 21% chi pratica sport invernali.