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Uccide un gatto e lo cucina in strada, atrocità a Livorno

Uccide un gatto e lo cucina in strada, atrocità a Livorno


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L’orrore corre su Facebook. Il video dell’uccisione di un gatto, poi cucinato per strada accendendo un fuoco sul marciapiede, sta facendo rabbrividire l’Italia e non solo. E’ successo nei pressi di Livorno, vicino alla stazione di Campiglia, dove su segnalazione di molti cittadini sono intervenuti i carabinieri, che hanno identificato il responsabile dell’atrocità: un 21enne straniero, che sarà denunciato per uccisione di animali. Il giovane è stato poi accompagnato in caserma in attesa che venga chiarita la sua posizione sul territorio nazionale.

Dai controlli dei militari di Piombino è emerso che il 21enne, originario della Costa d’Avorio, è in attesa dell’esito del ricorso che ha presentato al tribunale di Firenze dopo che gli era stato negato lo status di rifugiato. Nel frattempo la carcassa abbrustolita dell’animale che l’uomo stava cucinando è stata rimossa dal marciapiede e l’area bonificata da una ditta specializzata.

Il caso è diventato ovviamente motivo di contrapposizione politica, visto che a settembre a Livorno sono in programma le elezioni amministrative. «Il fatto accaduto alla stazione di Campiglia è molto grave e da condannare – si legge in un post su Facebook della sindaca di Campiglia, Alberta Ticciati -. Dopo la segnalazione della polizia Municipale di Campiglia mi sono subito attivata, ho contattato i carabinieri del turno di notte, intervenuti sul fatto, per assicurarmi che il responsabile di questo reato fosse stato identificato. È mia intenzione andare sino in fondo, affinché fatti come questi non restino impuniti e non si verifichino mai più».

Duro l’intervento di Susanna Ceccardi, candidata del centrodestra alle elezioni regionali. «Non siamo al mercato degli animali di Wuhan ma in Toscana – le sue parole -. Un episodio agghiacciante nella sua brutalità, ma purtroppo del tutto vero. Questo è il risultato del sistema toscano dell’accoglienza con cui la sinistra ed il Pd hanno creato un vero e proprio business lasciando sbarcare nel nostro paese migliaia di immigrati che non hanno nessun interesse di integrarsi seguendo le nostre più basilari regole civili. Alle persone che stamani hanno assistito a questa scena e che sono ancora scosse per l’accaduto voglio esprimere la mia solidarietà, per il coraggio che hanno avuto di intervenire e provare a mettere fine a questa brutalità anche se ormai per la bestiola innocente non c’era più nulla da fare. Mi complimento con i carabinieri che hanno arrestato l’aguzzino, adesso chiediamo una condanna esemplare».