Tutorial e consigli dei tecnici: la Federatletica lancia un progetto online

Tutorial e consigli dei tecnici: la Federatletica lancia un progetto online


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Siamo connessi ergo allenati, vivi. In questi periodo di stop agli allenamenti la Federatletica (Fidal) prova a trasformare la crisi da Coronavirus in opportunità e lancia il progetto AtleticaViva Online, un laboratorio di idee, tutorial, attività tecniche e videoconferenze, promosso e realizzato dalla direzione tecnica con il supporto della struttura tecnica. Sulla home page del sito federale (www.fidal.it) è possibile cliccare sulla nuova sezione AtleticaViva Online nel menù Maglia Azzurra per immergersi in un mondo di consigli degli atleti e vademecum preparati dai tecnici federali, rivolto a tutti gli appassionati di atletica leggera, a vari livelli, ma anche a chi vuole mantenersi in forma senza uscire da casa.

Basta un clic e sembrerà di allenarsi con gli atleti della Nazionale. Un modo semplice, per tutti, per entrare in contatto con alcuni dei principali azzurri, scoprire i loro segreti o semplicemente la corretta esecuzione di un esercizio. E se l’attività agonistica è sospesa fino al 31 maggio e stare in casa è fondamentale per uscire il prima possibile dall’emergenza Coronavirus, questa è l’occasione per allargare ancora di più la community dell’atletica italiana.

«Il progetto è rivolto principalmente ad atleti e atlete giovani che si allenano in giardino, in balcone o in salotto – spiega il dt azzurro Antonio La Torre -, e che hanno già dato prova di grande vivacità con le iniziative social #AtleticaViva ma anche ai principianti che attraverso la forte capacità comunicativa dei nostri atleti possono avvicinarsi ancora di più all’atletica: l’impegno e il talento dei nostri testimonial sia per loro di ispirazione». Un progetto che settimanalmente si arricchirà di numerosi tutorial. «È un cantiere aperto ed è aperto anche ai vari suggerimenti che arriveranno – afferma La Torre -. Ci siamo dati un obiettivo: non perdere nessun atleta, anzi guadagnarne. Non abbiamo mai smesso di dare supporto ai nostri atleti e vogliamo che questa tipologia di lavoro diventi una modalità consolidata per favorire scambio tra i tecnici, creatività didattica, capacità di trovare soluzioni diverse ai problemi, permettendo un nesso molto più veloce e smart tra centro e periferia».