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Moto: Valentino torna sul podio a 41 anni e striglia la Yamaha

Moto: Valentino torna sul podio a 41 anni e striglia la Yamaha


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Podio tutto Yamaha (non succedeva dal GP d’Australia nel 2014) nella seconda gara dell’anno del Motomondiale con la definitiva consacrazione di Fabio Quartararo a nuovo fenomeno, ma anche e soprattutto con il ritorno da protagonista di Valentino Rossi. L’highlander delle moto dopo 17 gare e 456 giorni di astinenza (Austin 2019) risale sul podio, il 199° in top class, 235° in 25 stagioni di carriera mondiale. Straordinario pensando ai vent’anni abbondanti di differenza dal francese (20 anni e 97 giorni Fabio, 41 anni 5 mesi e 10 giorni Vale) in una gara corsa in condizioni estreme (quasi 40° l’aria, oltre 60° l’asfalto), che ha mandato in crisi motori, gomme e piloti (Maverick Viñales 2° ha ammesso di non riuscire a respirare). Non Rossi, ha dato un senso della sua voglia di continuare (il prossimo anno correrà in Petronas), ammettendo però di aver pensato più volte a chi glielo faceva fare. E per questo togliendosi qualche sassolone dagli stivali. Contro chi gli dà del vecchio e bollito. Anche, come lui stesso denuncia, all’interno della stessa Yamaha.

«E’ un podio importantissimo per me, quasi come una vittoria – afferma Rossi -. Viene dopo un primo weekend davvero  frustrante e gran parte della scorsa stagione nella quale ho patito sempre degli stessi problemi. E’ stata dura, ho dovuto lottare per cambiare, perché delle volte si va incontro a dei problemi che non ci si aspetta per questioni politiche. Ho dovuto lottare quattro giorni per convincere gli ingegneri Yamaha che la moto che usavo non era mia, non mi piaceva. Perché non volevano farmela cambiare? Semplice: hanno Viñales e Quartararo che sono giovani e vanno fortissimo. Io invece ho 41 anni, quindi mi hanno detto: “Impara a guidare questa”».

Una polemica forte, anche se Valentino dichiara amore per la Yamaha («riprendendomi dopo il biennio in Ducati mi ha regalato altri dieci anni di carriera»). Ma Il Dottore. ritrovato il feeling con la M1 vuole di più. «Visto che ci sono e che ci sarò anche l’anno prossimo devono credere in me ed aiutarmi. Se avessimo mollato sarebbe stato un altro weekend negativo e magari sarei stato qui con la voglia di andare al mare. Sarò anche vecchio e ci sarà anche qualcuno che va più forte di me, ma così era troppo brutto per essere vero».