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Kobe Bryant, dopo l’emozione arriva la resa dei conti

Kobe Bryant, dopo l’emozione arriva la resa dei conti


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Una commozione infinita, con l’apice toccato nella cerimonia di commemorazione pubblica allo Staples Center di Los Angeles, il campo di gioco di Kobe Bryant. Ma adesso è arrivata anche la resa dei conti per l’incidente che è costato la vita all’ex stella del basket Nba, alla figlia Gianna e ad altre sette persone. Vanessa Bryant, vedova di Kobe, prima di salire sul palco per l’ultimo saluto al marito, ha indetto causa alla società dell’elicottero caduto il 26 gennaio scorso sulle colline di Los Angeles. L’accusa è che il pilota Ara Zobayan, lui stesso tra le vittime, è stato negligente nel decidere di volare nonostante le condizioni meteo proibitive.

Intanto l’America si è di nuovo fermata per Kobe. Tra le 20mila persone che hanno partecipato alla cerimonia nella casa dei Lakers e dei Clippers non mancava praticamente nessuno: campioni del presente (Curry, Wade, Harden, Davis tra gli altri) e del passato (Shaq, Jordan, Russell, Magic Johnson), star della musica e dello spettacolo, con l’esibizione di Beyoncé e l’intervento di Jimmy Kimmel, volto di uno dei talk show serali più seguiti negli States. Poi Vanessa Bryant ha trovato la forza per salire sul palco ed esprimere davanti al mondo le proprie emozioni per la figlia Gianna («un’anima incredibilmente dolce») e per il marito. «Era la mia anima gemella. Era conosciuto come un feroce agonista, il Black Mamba, ma io non riuscivo a vederlo come una celebrità. Lui era il mio dolce marito e lo splendido padre delle mie bambine. Era il mio tutto, sono stata la sua prima ragazza, il primo amore, la sua migliore amica, la confidente e la protettrice. Io ero il fuoco e lui il ghiaccio».

Infine l’omaggio tra le lacrime di Michael Jordan. «Quando Kobe è morto è morto anche un pezzo di me. Posso dire che nella vita non lasciava mai nulla nel serbatoio. Lasciava tutto sul campo. E’ stato un’ispirazione per me». Detto dal più grande cestista di tutti i tempi…