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Imbarco Perosino, sulle rive del Po dal 1936

Imbarco Perosino, sulle rive del Po dal 1936


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Lo storico Imbarco del Re da Perosino, l’unico ristorante sulle rive del Po dal 1936

Nel cuore del Parco del Valentino, alle spalle della Reggia Sabauda, si trovava l’antico approdo delle barche reali, fra le quali, la più nota era il settecentesco Bucintoro. Allora ormeggiava in un’apposita darsena collegata con un passaggio sotterraneo al sovrastante Castello del Valentino, per eventuali vie di fuga e uscite notturne, come pare fosse in uso ai tempi di Madama Cristina, figlia del Re di Francia che aveva fatto costruire il Castello di suo gusto sul modello dei castelli della Loira. L’antica darsena già ristrutturata ad inizio Novecento, da quattro generazioni ospita l’Imbarcadero Perosino, dal nome del fondatore, nel 1936, Alberto Perosino, maestro d’ascia.

Esso ora propone cucina d’antan tramandata da Bisnonna Felicina e da Nonna Anna Pesca a Mamma Graziella Perosino ed ora a sua figlia Anna Carla Felicita De Coster e a sua nipote Cecilia Graziella Jones. Ha fino ad ora conservato la tradizione dell’Imbarcadero con barche per una tour sul fiume, massimo svago dei torinesi fin dal dopoguerra.

La cucina del ristorante Imbarco Perosino

Dall’epoca del fast food e della “Nouvelle Cousine” l’Imbarco Perosino ha sempre vantato lo slow food con piatti cucinati al momento e materie prime sempre fresche di giornata e solo con prodotti di prima scelta da produttori locali. Al cibo macrobiotico invece si propone in autunno la classica Pasta e Fagioli oppure l’amato Risotto al Nebbiolo e Radicchio, le acciughe al verde preparate a mano tutto l’anno come tradizione piemontese incluso tutto lo scorcio di antipasti classici d’antan, non mancano ovviamente in estate i carpioni ed in autunno/inverno il fritto misto alla piemontese, la Bagna Càuda ed il classico Bollito Misto, come si faceva una volta. I dolci fatti in casa seguendo le miglior ricette della Bisnonna Felicina e della Nonna Anna. In poche parole, pranzare in riva al fiume o cenare al lume di candela all’Imbarco Perosino e’ come fare un viaggio nella tradizione piemontese che fu.

Merende sinoire alla piemontese e cene in riva al Po al lume di candela, rilassanti pranzi in un’oasi di verde, cullati dalla musica di sottofondo ogni giorno diversa, ricevimenti, feste private… L’Imbarco Perosino non ha certo bisogno di presentazioni, ma c’è una ‘chicca’ che lo riguarda che merita di essere raccontata…

Una location esclusiva in riva al fiume

Graziella Perosino, insieme a Anna De Coster, hanno ricercato tutte le informazioni necessarie per riproporre le caratteristiche del bucintoro nel modo più fedele possibile. Il nuovo bancone del bar ha dunque la forma della prua di una barca, in catramina nera con una fascia rossa proprio come nella versione originale. Tutto attorno una predominanza di blu (blu Savoia, ovviamente) e stampe e immagini che testimoniano l’autenticità della scoperta. Così, proprio come fecero i Savoia, oggi nella veranda dell’Imbarco Perosino si possono organizzare le proprie feste e entrare, perché no, a proprio modo, nella Storia.

Lo storico locale del Parco Valentino, puo’ anche vantare di una splendida veranda vista fiume. L’aspetto più significativo è che l’intero spazio, ristrutturato sotto la direzione lavori dell’interior designer Anna De Coster, e’ dedicato alla Peota Reale, il celebre bucintoro dei Savoia progettato dallo Juvarra (ora esposta alla Venaria Reale dopo un lungo intervento di restauro). Ma perché ricordare l’imbarcazione sabauda proprio al Valentino? Testimonianza qualificate, tra cui gli studi condotti dallo storico navale Luigi Griva, dimostrano come, per ospitare il battello reale, fu costruito un apposito approdo proprio dove ora sorge l’Imbarco Perosino. La famiglia Perosino ha così scelto di rendere omaggio alla storia del locale e a uno dei pezzi più magnificenti dell’arte dello Juvarra, il bucintoro sabaudo, costruito nel 1729 a Venezia (insieme ad un modello gemello andato però distrutto nel 1824) e trasportato fino a Torino via fiume, trainato da cavalli,   nel 1731. Da Maria Cristina di Savoia in poi, le feste reali si svolsero in questa preziosa imbarcazione: il matrimonio di Vittorio Emanuele I (1789), quello di Vittorio Emanuele II (1842) e così via. L’ultima volta che la Peota solcò le acque del Po fu il 15 maggio del 1860; dopodiché fu donato al museo civico di Torino.

Per informazioni e prenotazioni

IMBARCO PEROSINO
Viale Virgilio, 53 Tel. 011.657362

www.ristoranteperosino.net