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Il gran ritorno di Stefano Domenicali in F1: sarà a capo del Circus

Il gran ritorno di Stefano Domenicali in F1: sarà a capo del Circus


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Stefano Domenicali torna nel mondo della Formula 1. E lo fa dalla porta principale. Il manager emiliano a fine anno sostituirà l’americano Chase Carey come CEO di Liberty media, la società proprietaria del Circus dei motori.

La notizia non è ancora ufficiale, ma Liberty Media, che gestisce la F1, ha ormai deciso di puntare sul attuale presidente di Lamborghini. Per il dirigente imolese si tratta di un ritorno al mondo delle corse dopo l’esperienza in Audi e Lamborghini, dove ha contribuito all’impennata delle vendite nel 2018 e 2019 (è stato superando il miliardo di fatturato) grazie al lancio del Suv Urus. E si riformerà dunque ai vertici della F1 il team dell’epoca d’oro Ferrari con Jean Todt, attuale presidente della Fia, Ross Brawn, direttore generale di Liberty Media, e a appunto Stefano Domenicali.

Uomo apprezzato nel paddock, Domenicali è conosciuto soprattutto per il suo passato in Ferrari, azienda in cui nel 1991 ha iniziato la sua carriera dopo essersi laureato in Economia e Commercio all’Università di Bologna. Prima come braccio destro di Jean Todt, poi direttore sportivo e infine team principal dal 2008, subentrando proprio al suo mentore, nell’anno in cui Maranello vinse l’ultimo mondiale, quello costruttori. Il manager 55enne ha portato in rosso Fernando Alonso e ha sfiorato due volte il prima di concludere la sua esperienza in Formula 1 nel 2014, nel primo anno dell’era ibrida, con le dimissioni a metà di una stagione da dimenticare per il Cavallino.

Domenicali rientra nel Circus con una nuova appassionante sfida: attirare qualche costruttore nel mondo delle quattro ruote e ritrovare la passione del pubblico, nonché ampliare la fetta dei guadagni per i team che hanno appena firmato il nuovo Patto della Corcordia e gestire la rivoluzione tecnica in arrivo nel 2022, con macchine completamente nuove.

La sua nomina, infine, è una vittoria politica della Ferrari sulla Mercedes, perché a quel ruolo ambiva pubblicamente Toto Wolff, team principal delle Frecce d’Argento.