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Djokovic propone un fondo di solidarietà per tennisti: i Top100 si autotassano

Djokovic propone un fondo di solidarietà per tennisti: i Top100 si autotassano


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I migliori tennisti del mondo scendono in campo per salvare i colleghi che rischiano di smettere per la crisi economica connessa alle cancellazioni e ai rinvii dei tornei per l’emergenza da Coronavirus, Novak Djokovic e gli altri tennisti top players sono pronti a dare il loro contributo per sostenere i colleghi in difficoltà, perché non supportati da federazioni o sponsor. Il campione serbo, numero uno della classifica mondiale e presidente del Player Council dell’Atp, il consiglio dei giocatori, dopo «una lunga conversazione» con Rafa Nadal e Roger Federer, ha proposto la creazione di un fondo con il contributo dei giocatori con le maggiori possibilità economiche, ovvero quelli compresi nei top 100 del ranking di singolare e nei primi 20 della classifica di doppio. Ognuno contribuisce in base alla propria classifica dai 5mila ai 30mila (Top 10) dollari, in modo da creare un fondo di oltre un milione di dollari (1.050.000, quasi 920mila euro).”

«La maggior parte dei giocatori compresi nei primi 250 del mondo – ha spiegato Djokovic in una lettera aperta inviata all’Atp – hanno giocato a inizio anno gli Australian Open, il che garantisce loro una discreta quantità di denaro. Ma è sotto il 250° che dobbiamo aiutare i giocatori. Molti stanno pensando di abbandonare il tennis professionistico perché non possono sopravvivere economicamente». Nole ha sottolineato che «ci sono giocatori nel gruppo tra il 250° e il 700° posto che non sono supportati dalle federazioni o che non hanno sponsor. L’Atp ha circa 700 membri e dobbiamo cercare di prenderci cura di tutti loro. Sono la base del tennis professionistico. La somma potrebbe arrivare a superare i 4 milioni di dollari, oltre 3,5 milioni di euro, con i contributi previsti da Itf, la Federtennis Internazionale, i tornei dello Slam e Atp».

Intanto le autorità del tennis continuano a lavorare al calendario della possibile ripresa e alle misure per contenere le perdite economiche.