Veneto, gli ambientalisti protestano contro Zaia

Veneto, gli ambientalisti protestano contro Zaia


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Fanno discutere i nuovi progetti del governatore del Veneto Zaia. Essi, infatti, prevedono la costruzione di un collegamento con impianti a fune da Cortina al monte Civetta. I lavori sarebbero frutto di un grande investimento da circa 100 milioni di euro. L’equilibrio ambientale del territorio potrebbe risentirne, o almeno è questa l’accusa mossa dagli ambientalisti di Mountain Wilderness tramite un documento spedito alla Regione. Dal canto suo, il governatore Luca Zaia assicura che l’impianto servirà a ridurre il numero di auto in movimento all’interno del Veneto. Gli ambientalisti, però, non ci credono.

Le preoccupazioni di Camera e Unesco

Eppure, davanti alla commissione Ambiente della Camera, l’assessore al turismo Federico Caner aveva dichiarato: “Al momento non c’è alcun progetto. Siamo nella fase di raccolta documenti. è un’ipotesi di strategia di sviluppo non ancora definita“. Anche l’Unesco si era preoccupata della situazione. Ora tutto è cambiato, anche in vista delle Olimpiadi 2026 che si svolgeranno tra Milano e Cortina. Per questo Zaia vuole che sia possibile arrivare ai passi dolomitici tramite nuovi impianti, per permettere anche di scendere a valle con il trasporto a fune.

Veneto, la dichiarazione degli ambientalisti

Non si è fatto attendere il commento di Mountain Wilderness Italia. “Siamo rimasti basiti dallo stanziamento di 100 milioni di euro per l’industria dello sci. Nel cuore di una crisi climatica planetaria è necessario un cambio dei paradigmi dello sviluppo. L’industria dello sci ha consumato ogni spazio di territorio pregiato e di paesaggio delle Dolomiti. Le Olimpiadi non sono una scusa per incentivare il consumo di suolo, di energia e di acqua“. Secondo l’associazione ambientalista, il nuovo impianto non risolverebbe i problemi del traffico sulle strade venete. Anche la maggioranza dei cittadini sembra essere d’accordo con Mountain Wilderness. Tramite un sondaggio online promosso dal Comitato Civico Cortina i veneti hanno espresso il loro disappunto per il danneggiamento delle aree naturali della regione.