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Quali sono le schede telefoniche italiane più rare?

Quali sono le schede telefoniche italiane più rare?


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Le schede telefoniche rare sono un mercato che non conosce crisi. Si tratta di un bene da collezione che trae origine già da quando queste erano utilizzate presso le cabine telefoniche. La prima scheda telefonica fu immessa nel mercato nel 1976 dalla SIP – la Società Italiana per l’Esercizio Telefonico che divenne poi Telecom Italia. Questa “invenzione” servì a far fronte ai furti dei gettoni telefonici per i telefoni pubblici e risultava allora la soluzione più comoda per telefonare fuori casa senza dover portare dietro i gettoni. La prima scheda telefonica è tra le più rare ma è spesso scovabile in mercatini e nei siti web specializzati di rivendita o scambio di collezioni.

Dove trovarle e come valutarle?

In ogni casa c’è una scheda telefonica anche se a mano a mano che i cellulari hanno conquistato il mercato l’utilizzo è scemato fino a quasi sparire completamente. Sta di fatto che cercando bene in cantina o tra le cianfrusaglie che tutti siamo soliti accumulare nel tempo, quasi sicuramente salterà fuori una scheda telefonica, magari anche rara e preziosa. Le schede si collezionano a tema in base alle edizioni immesse sul mercato di anno in anno dalla compagnia telefonica emittente. Per le schede telefoniche valore e rarità, quindi, sono da stimare in base alla tiratura, all’anno di emissione e all’appartenenza ad una determinata collezione. Se hai trovato qualche scheda in casa e vuoi capire quanto vale, potrebbe essere interessante capire da solo il reale valore per poi magari guadagnarci una piccola fortuna.

Collezionismo e edizioni rare

Il boom del collezionismo si è avuto negli anni Novanta per poi scemare vertiginosamente con l’ingresso sulla scena dei telefoni cellulari. Esse erano tessere a banda magnetica con riportate immagini di riferimento alla SIP di cui resta iconica la serie “Compagna di tutti i giorni”. Questa serie pubblicizzava la carta che telefonava dai telefoni pubblici ma che addebitava le spese sulla bolletta domestica. C’erano anche le versioni Face Orarie e R2 Avviso di Chiamata tra le più note e più ricercate. Un’altra serie da collezionismo è quella intitolata “Trottole” che pubblicizzava l’acquisto del fronte della carta come spazio pubblicitario. Si tratta di una serie molto ampia che appassiona i collezionisti proprio per la numerosità di varianti che furono emesse e che si differenziano per grafiche e colori ma che sono tutte contraddistinte dalla scritta “Se ti gira di…”

Le schede artistiche

Successivamente fu la volta delle schede turistiche di TechnicardSystema che mostravano le bellezze italiane scelte dagli allora Assessorati al Turismo. La tiratura dipendeva dai contratti stipulati al punto da renderle veri e propri potenti prodotti pubblicitari a cui i collezionisti iniziarono a mostrare un vivo interesse. La più rara di questa collezione è quella con la Torre di Pisa che pare abbia pochissime copie in circolazione e che valga quasi un milione di euro. Particolarissime anche quelle che celebrano i mondiali di Italia ’90 e le Olimpiadi di Atlanta del 1996.

Il collezionismo delle schede telefoniche è strutturato in quattro tipologie: ordinarie, pubblicitarie, tematiche e speciali. Le prime sono quelle a più ampia tiratura e di minor valore. Poi ci sono le pubblicitarie con tiratura variabile così come le tematiche, dedicate a arte e cultura. Infine ci sono quelle speciali pubblicate per celebrare grandi eventi rilevanti e che hanno la tiratura più bassa. Sono divise in collezioni e periodi di emissione. Per far sì che una scheda abbia un importante valore economico essa deve essere rara, appartenente alle collezioni speciali e tematiche (salvo casi eccezionali) ed essere conservata in condizioni perfette. Ancora meglio se questa non è mai stata utilizzata e la banda magnetica è intatta.

Dal 1994 al 2009 Telecom Italia ha redatto un catalogo annuale dedicato al collezionismo di schede telefoniche ordinate per tiratura, data di emissione e storia della grafica sopra rappresentata. Questo ha appassionato i collezionisti e ha consentito ai nuovi appassionati di dare ordine alle proprie collezioni.