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Parassiti del cane: quali sono e come eliminarli

Parassiti del cane: quali sono e come eliminarli


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Chi possiede un animale domestico, sa bene quante cure ed attenzioni siano necessarie per proteggerlo dai fattori che ne minacciano il benessere. Per quanto riguarda i cani, in particolare, il pericolo principale è rappresentato dai parassiti, sia interni che esterni. In questo articolo, vediamo quali sono quelli più comuni e in che modo comportarsi in caso di infestazione.

Le pulci

La pulicosi, ossia l’infestazione da pulci, è provocata da un insetto (il “Ctenocephalides canis”) che si nutre del sangue dell’animale sul quale si trova. Le pulci sono i parassiti più comuni tra gli esemplari di razza canina; hanno dimensioni molto ridotte (raggiungono al massimo i 6 mm) e, per questo, difficilmente vengono notate a occhio nudo. Le femmine possono deporre fino a 20 uova al giorno che, però, si schiudono solo in presenza di temperatura e umidità ottimali. L’infestazione da pulci può avvenire tramite il contatto con un altro animale già contaminato; oppure in maniera passiva: i parassiti provenienti dall’ambiente esterno si trasferiscono sul cane senza usufruire di un altro esemplare come ‘veicolo’.

Quando viene morso da una pulce, il cane sviluppa una serie di sintomi specifici. Il più evidente è il forte prurito, che provoca un costante stimolo a grattarsi: ciò può portare l’animale ad una reazione auto traumatica che danneggia il tessuto cutaneo. In aggiunta, la pulicosi può cagionare reazioni allergiche, croste, eritemi, alopecia ed irritazione della pelle. L’infestazione va prevenuta con una toelettatura regolare e con l’applicazione periodica di un prodotto antiparassitario. Infatti, come si legge sul sito www.parassitistop.it,è necessario proteggere il proprio cane con un antiparassitario dalla triplice azione: per eliminare, per prevenire e come attività repellente.

I pappataci

Noti anche come flebotomi, i pappataci sono piccoli insetti simili alle zanzare che proliferano soprattutto durante i periodi più caldi dell’anno, tra maggio e ottobre. Si tratta di parassiti piuttosto pericolosi, in quanto gli esemplari femminili – essendo ematofagi – possono trasmettere al cane la Leishmaniosi. Questa è una patologia che si manifesta tramite lesioni cutanee, febbre, dimagrimento, dermatite, inappetenza, problemi di vista, zoppia e ingrossamento dei linfonodi. L’infestazione da pappataci viene contrastata principalmente tramite un’apposita vaccinazione. Esistono anche formulazioni antiparassitarie specifiche per debellare i parassiti quando hanno già infestato il cane. Vi sono, inoltre, una serie di precauzioni utili ad impedire che questi insetti contaminino l’ambiente e attecchiscano sul proprio cane; anzitutto, è bene evitare i ristagni d’acqua in giardino mentre. In aggiunta, è bene far dormire il cane in casa se possibile ed utilizzare zanzariere a maglia stretta.

Le zecche

Le zecche sono parassiti emotafagi particolarmente pericolosi. A differenza delle pulci e dei pappataci, sono abbastanza grandi da essere individuate anche ad occhio nudo, specie negli esemplari a pelo corto. Ne esistono di diversi tipi, che si differenziano tra loro per le dimensioni (le più grandi raggiungono un centimetro) e le condizioni ambientali in cui proliferano. Le punture di zecche provocano anzitutto prurito ma la reazione del cane non può essere immediata poiché, al momento del morso, il parassita inietta una sostanza anestetica che lenisce momentaneamente il dolore. L’infestazione da zecche è, come già accennato, molto pericolosa, perché può determinare l’insorgere di patologie gravi quali la malattia di Lyme, la babesiosi, l’anaplasmosi, la rickettsiosi e l’ehrlichiosi. I parassiti di grandi dimensioni possono essere tolti a mano, indossando guanti di lattice e servendosi di pinzette specifiche. La zecca rimossa va poi immersa nell’alcool. A scopo preventivo, è consigliabile utilizzare antiparassitari mirati, sia spot-on che in altra forma.

I vermi intestinali

I cani possono essere infestati anche da parassiti interni, ossia i vermi. Se ne distinguono due famiglie: nematodi (“vermi tondi”) e cestodi (“vermi piatti”). L’infestazione può avvenire per via orale, ossia tramite l’ingestione di uova o larve presenti nell’ambiente, per ingestione di un altro animale infetto, durante l’allattamento o per via transplacentare. Un cane affetto da infezione provocata da vermi intestinali presenta sintomi quali vomito, diarrea, sangue nelle feci, occlusione intestinale, febbre e dolore addominale. Le principali misure di contrasto sono i farmaci vermifughi, disponibili in commercio in varie formulazioni.