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Marquez torna a casa dopo dieci giorni di ospedale

Marquez torna a casa dopo dieci giorni di ospedale


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Marc Marquez è tornato a casa dopo dieci giorni di ricovero per l’infezione al braccio martoriato più dalle scelte sbagliate dello staff medico e della Honda che dall’incidente stesso del 19 luglio scorso nel primo GP del Motomondiale a Jerez. Un calvario che dura da cinque mesi e che s’è ulteriormente complicato durante la terza operazione effettuata il 3 dicembre all’ospedale Ruber di Madrid. Nelle otto ore e mezzo d’intervento effettuato per rimediare al principio di necrosi dell’omero destro con un innesto osseo prelevato dalla zona iliaca con lembo corticoperiosteo libero e la sostituzione della placca di titanio, già cambiata durante la seconda operazione del 3 agosto, i medici hanno scoperto una grave infezione, che ha richiesto dieci giorni di trattamento ospedaliero.

«I progressi dopo l’intervento del 3 dicembre e del trattamento antibiotico sono stati ritenuti soddisfacenti dal team medico – si legge in un comunicato della Honda -. Marquez è stato dimesso dall’Hospital Ruber Internacional per continuare il suo recupero a casa, dove proseguirà il trattamento antibiotico specifico».

Marquez torna a casa per le feste

Insomma, anche se nei prossimi giorni dovrà sottoporsi a un nuovo controllo, l’otto volte campione del mondo potrà passare nella sua Cervera e in famiglia le feste natalizie e iniziare un po’ più serenamente il lungo periodo di riposo e riabilitazione che lo aspettano. Se l’infezione sarà completamente debellata e l’innesto osseo attecchirà come si spera, Marc ha davanti almeno tre mesi di riabilitazione, anche se i protocolli in questi casi parlano di tre di riposo e tre di ripresa. E stiamo parlando di un braccio rovinato come detto più che dalla violenta (25.5 G) caduta nella prima gara, dall’immediato tentativo (fallito ma destabilizzante) di rientrare la settimana successiva.

Comunque significa saltare i primi test invernali, per il momento confermati a fine febbraio a Sepang, in Malesia, e probabilmente anche le prime tre-quattro gare della nuova stagione. Cosa che potrebbe compromettere anche il 2021 di Marquez, anche se la Honda non si sta muovendo per sostituirlo. A Tokyo vogliono valutare bene la situazione e ormai sono nella mani di Marc, che ha un ricchissimo (si parla di oltre 25 milioni l’anno, ndr) contratto firmato fino a tutto il 2024. Così per ora non sono stati avviati contatti con nessun altro pilota. Neppure Andrea Dovizioso, l’unico top libero ma desideroso di prendersi un anno di pausa a meno di una proposta allettante. La Honda lo sarebbe, ma non certo per vare il sostituto di Marquez in tre-quattro gare. In quel caso verrebbe confermato il collaudatore Stefan Bradl. Anche perché nel team ufficiale è stato appena preso Pol Espargaro dalla Ktm, mandando Alex Marquez a crescere con più calma nel team Cecchinello. Ma tutto dipende da come evolverà il braccio di Marquez. E più passa il tempo, più i timori di non rivederlo in pista al 100% ci sono.