Hamilton eguaglia Schumacher: 7 titoli mondiali in Formula 1

Hamilton eguaglia Schumacher: 7 titoli mondiali in Formula 1


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Lewis Hamilton non fallisce l’appuntamento con la storia e alla prima occasione completa l’ennesima stagione di dominio con la Mercedes, conquistando il 7° titolo Mondiale di Formula 1, eguagliando così il record di Michael Schumacher. «Senza questo team non avrei ottenuto tutti questi successi, la nostra vettura è stata monumentale e sono fiero di far parte della Mercedes. Da ragazzo sogni questi momenti, ma quello che ho raggiunto va ben oltre quei sogni» le prima parole di Hamilton al termine del GP di Turchia, nel quale ha ottenuto il 94° successo, allungando ancora rispetto all’ex primato dello stesso Schumi, battuto in Germania.

Hamilton vicino a Schumacher

L’inglese, protagonista quest’anno anche della battaglia contro la discriminazione razziale, mettendoci la faccia nel movimento Black Lives Matter, non vuole però fermarsi e guarda già all’immediato futuro, con l’annuncio del ricchissimo rinnovo (si parla di 40 milioni di euro a stagione) ormai atteso. «Sono concentrato sull’anno prossimo e vorrei restare. Ho tanto lavoro da fare qui e non c’è limite a quello che possiamo fare io e questo team insieme».

La gara turca però ha rilanciato anche la Ferrari e un po’ a sorpresa Sebastian Vettel, tornato sul podio (terzo alle spalle della Racing Point del messicano Sergio Perez) grazie a un sorpasso all’ultima curva sul compagno di squadra Charles Leclerc. Il tedesco, che il prossimo anno correrà proprio con l’Aston Martin (il nome che prenderà la Racing Point, motorizzata Mercedes), può così salutare con un sorriso Maranello. «Ho una grande passione per Ferrari, l’anno prossimo mi mancherà» afferma Vettel, per poi dare una vera e propria investitura per Leclerc. «Per me è il più grande talento del futuro, più ancora di Verstappen. E’ bravo. In questa gara non è felice, ma tra dieci anni non cambierà niente avere questo podio o meno».

Il giovane monegasco della Ferrari però è molto arrabbiato, perché ha cercato di conquistare il secondo posto, sbagliando e trovandosi ai piedi del podio. «Sono molto deluso. Sono stato bravissimo per tutta la gara, ma ho buttato tutto nel cestino alla fine e mi dispiace per il team perché potevo portare a casa un secondo posto».

La Ferrari comunque comincia a dare segnali di rilancio, positivi in vista del 2021. «Abbiamo visto una vettura competitiva, è questo il punto più importante perché significa che abbiamo capito la direzione di sviluppo. La macchina è migliorata, un segno incoraggiante» afferma il team principal Mattia Binotto, rimasto in fabbrica per seguire il lavoro sulla macchina del prossimo anno e sul progetto della rivoluzione tecnica del 2022.