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Forte Diamante, la perla della Liguria

Forte Diamante, la perla della Liguria


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Forte Diamante è uno dei forti più caratteristici dell’intera cinta muraria difensiva di Genova. Costruito nel 1758 sulla vetta del Monte Diamante, a circa 667 metri di altezza. La posizione dominante sulla Val Polcevera e sulla Val Bisagno e la distanza dal centro cittadino, fecero del Forte il primo baluardo difensivo della città contro le incursioni provenienti da Nord.

Forte Diamante, la storia

Documenti indicano la presenza in cima al Monte Diamante di posizioni militari fin dal 1395 con la “Bastia del Pino”. La postazione tornò alla ribalta durante l’assedio austriaco del 1747 quando fu costruita una piccola ridotta palizzata a forma di stella per sorvegliare le valli. Il Magistrato delle Fortificazioni della Repubblica nel 1756 chiese la progettazione e la realizzazione di un forte costruito sulla sommità del Monte Diamante. Il 2 giugno dello stesso anno iniziarono i lavori che ebbero un periodo di sospensione a causa di dissidi sull’esproprio dei terreni. L’opera venne ultimata nel 1758. Il forte, nella primavera del 1800, fu al centro di un violento assedio guidato dal conte di Hohenzollern. Nel 1814, con l’annessione della Liguria al Regno di Sardegna, furono approvati nuovi interventi, con l’inserimento di nuove caditoie, l’ampliamento della caserma centrale e la costruzione della torre semicircolare con una scala elicoidale. Scaramucce si registrarono durante i moti popolari del 1849. L’ultimo fatto di rilevanza fu nel 1857: un gruppo di rivoltosi mazziniani tentò di occupare il forte. Il forte è abbandonato dal demanio militare nel 1914.

La struttura

All’interno si trova la caserma a tre piani; piani utilizzati come cappella, magazzino e camerate per la guarnigione. Il pavimento del terrazzo è piastrellato in mattoni e le grate delle caditoie erano apribili. L’opera è dotata di una cisterna capace di contenere 80 metri cubi d’acqua. Due disegni della raccolta “Mappe e Disegni” dell’Archivio di Stato di Genova, risalenti alla fine del Settecento, mostrano il forte un pò diverso da quello attuale. Le differenze sono la presenza di un tetto a falde in tegole di ardesia a copertura della caserma interna e in alcune parti delle mura di recinzione e la mancanza della torre semicircolare. La copertura necessitava di continua manutenzione quindi, nel periodo napoleonico, il tetto fu sostituito da una terrazza con caditoie. Il retrostante terrapieno pentagonale ospitava l’armamento; cinque grandi obici posizionati verso nord e due cannoncini a difesa dell’ingresso. Il forte è meta di itinerari per gli appassionati di trekking e panorami mozzafiato. Nelle giornate terse si vede fino a Portofino!

Forte Diamante, come raggiungerlo

Il forte è raggiungibile a piedi, percorrendo un bellissimo sentiero della durata di 3/4 ore che parte da Forte Sperone per arrivare al Forte Puin. Questo itinerario è chiamato “giro dei forti di Ponente”. Si può anche raggiungere prendendo il Trenino di Casella, scendendo alla fermata di Trensasco (frazione di Sant’Olcese) per poi salire sulla vetta del monte grazie a un breve ma ripido sentiero di circa 40 minuti. Il sentiero, immerso nel verde, regala un panorama stupendo su tutta la vallata, Genova e il mare.