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DPI: cosa sono e perché sono importanti

DPI: cosa sono e perché sono importanti


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Quella della sicurezza sul lavoro è una disciplina di fondamentale importanza: il legislatore, in Italia come in altre nazioni europee e non, si impegna a ridurre al massimo il numero di infortuni sul lavoro prevedendo una serie di misure specifiche.

Se ci si chiede in cosa consista la sicurezza sul lavoro dal punto di vista pratico, non esiste un’unica risposta: affinché un lavoro possa essere svolto in sicurezza è senz’altro fondamentale la formazione del dipendente, stesso dicasi per l’utilizzo di strumentazioni finalizzate a ridurre i rischi che possono insorgere nello svolgimento dell’attività.

Tali strumentazioni rispondono ad un nome specifico, ovvero quello di DPI, Dispositivi di Protezione Individuale.

I DPI differiscono da attività ad attività

In Italia la normativa che menziona i DPI e che spiega in maniera approfondita quali sono le relative peculiarità è il D.Lgs 81/2018, e dalla lettura dell’art.74 si evince come le tipologie di DPI possano essere disparate.

Gli esempi sono tantissimi: possono senz’altro essere dei DPI delle mascherine filtranti, delle cuffie per la protezione dell’udito, dei caschi per la protezione della testa, delle imbragature, senza trascurare tutti quei DPI che possono essere definiti dei semplici indumenti e che possono quindi essere acquistati da store specializzati in abbigliamento lavoro come www.gedshop.it, come è il caso delle classiche scarpe antinfortunistiche o delle pettorine luminescenti.

Un concetto fondamentale nel comprendere cosa siano i DPI e come debbano essere adoperati è dunque il fatto che ogni singola attività prevede l’utilizzo di DPI specifici, i quali sono definiti dalla legge in base, ovviamente, ai principali rischi che possono riguardare il compimento del lavoro in questione.

Per chi lavora nell’edilizia, ad esempio, saranno necessari dispositivi per la protezione da eventuali cadute, nelle aree di stoccaggio sarà necessario utilizzare scarpe antinfortunistiche, in una struttura medica si utilizzeranno mascherine e guanti, e via discorrendo.

La suddivisione in 3 categorie

Quest’enorme varietà di DPI è ordinata in 3 grandi categorie, le quali non definiscono la tipologia di attività, bensì il livello di danno in cui è possibile incappare nello svolgimento del lavoro in questione.

La prima categoria comprende i DPI tipici di attività lavorative che prevedono un basso livello di rischio, la seconda categoria ingloba tutte le attività a rischio medio, quindi con un rischio significativo, mentre la terza riguarda le attività ad alto rischio, nelle quali il lavoratore può incappare in infortuni gravi o anche andare incontro alla morte.

Dal momento che, in quest’ultimo caso, l’utilizzo dei DPI può essere davvero provvidenziale per salvare la vita del lavoratore, la normativa prevede l’obbligo non solo di utilizzo, ma anche di eseguire un addestramento specifico prima di utilizzarli in operativo.

DPI e responsabilità legale

Fornire i DPI al lavoratore e verificare il loro corretto utilizzo è responsabilità del datore di lavoro, dunque in caso di irregolarità sarebbe senz’altro l’imprenditore a rispondere dal punto di vista legale.

Questo, ovviamente, non significa che i lavoratori siano in tutti i casi esonerati da responsabilità: se si accerta che il datore di lavoro ha adempiuto correttamente a quanto previsto dalla legge e che il mancato o inappropriato utilizzo del DPI sia dovuto esclusivamente a negligenza del dipendente, anche un lavoratore può essere considerato responsabile di un infortunio.