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Cosa sapere sul diamante di Gould

Cosa sapere sul diamante di Gould


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Nel mondo dei volatili, il diamante di Gould è uno dei più affascinanti tanto che in molti tentano di farne un allevamento.

Pieni di colori e dal canto ammaliante, gli uccelli e le loro innumerevoli varietà sono sempre stati al centro dell’attenzione di molti appassionati, tanto da essere diventati una vera e propria materia di studio.

In Italia stessa abbiamo moltissime specie di uccelli, alcune più rare, altre più comuni come ad esempio i pettirossi, piccoli volatili dal cinguettio sonoro che spesso si avvicinano persino ai nostri giardini.

Originario dell’Australia, il nome deriva dall’ornitologo John Gould che, scoprendolo circa nel 1840, lo dedicò alla moglie Elizabeth, morta durante il viaggio di ritorno.

Infatti il vero nome del diamante di Gould sarebbe Lady Gouldian Finch, ovvero “diamante della signora Gould”.

Caratteristiche del diamante di Gould

Nel mondo degli uccelli esotici il diamante di Gould rientra tra i più belli e affascinanti.

Questi uccelli nella loro forma selvatica vivono in Australia, in stormi, e sono perciò animali gregari e sociali che hanno bisogno della vicinanza dei loro simili.

Sono lunghi circa 15 cm e la colorazione del loro piumaggio è ciò che li ha resi così famosi e amati dagli ornitologi di tutto il mondo.

I colori infatti sono molto accesi, con il petto viola e la testa in tre variazioni: rosso, nero o bianco.

Le ali e il dorso sono verdi, la coda azzurra, mentre il ventre è giallo.

Infine il becco del diamante di Gould è chiaro e termina in una piccola punta rossa, mentre le zampe sono color carne.

Nell’esemplare maschio lo stacco da un colore a un altro è un po’ più netto rispetto che la femmina, che tende ad avere invece colori più sfumati e meno accesi.

Di solito però il dimorfismo non è così evidente e a volte è difficile stabilire se l’esemplare che si sta osservando sia maschio o femmina.

Gli esemplari del diamante del Gould che sono stati allevati in cattività nel corso della storia hanno subito mutazioni genetiche, dovute all’intervento dell’uomo, e questo ha portato a dei cambiamenti nei loro colori.

Ad esempio esistono esemplari dal petto bianco o dal piumaggio delle ali e del dorso blu o giallognolo.

Cosa mangiano

Il diamante del Gould è un granivoro, per questo la sua alimentazione è basata soprattutto sui semi.

Sono uccelli dai gusti molto raffinati per questo un’attenzione particolare va data alla qualità del mangime per esotici che gli si offre.

Per arricchire è possibile aggiungere spighe di panìco e verdura fresca, soprattutto verdura a foglia come insalata o radicchio.

Gradiscono anche il pastoncino, i semi germinati e a volte anche piccole prede vive o uova sode.

Il metabolismo di questi uccelli è molto elevato perciò è bene fare attenzione che cibo e acqua siano sempre presenti, ma con l’accortezza di eliminare quello non consumato la sera per offrirgliene di fresco il mattino seguente.

Per aiutare l’apporto di calcio si può infine offrire al diamante di Gould un osso di seppia.

Come vengono allevati

I diamanti del Gould sono uccelli sociali, abituati a vivere in stormi, per questo è importante concedere loro la convivenza con altri della loro specie.

Sono uccelli pacifici e tranquilli, accettano volentieri la presenza e la compagnia di altre specie di uccelli esotici, anche se un po’ meno quella del diamante Mandarino, uccello troppo movimentato ed energico in grado di disturbare la sua quiete.

Le gabbie devono essere molto ampie, soprattutto in orizzontale, con molti posatoi e un nido chiuso dove permettere loro di riposare.

Sono originari dell’Australia, perciò abituati ai climi caldi e poco a quelli freddi, per questo è bene fare attenzione a tenerli sempre al caldo, con temperature che mai scendono al di sotto dei 25 °C e un grado di umidità di circa 50-70%, soprattutto durante il periodo di cova.

Altre cose da sapere

Il diamante di Gould risulta essere un uccello esigente sulle condizioni ambientali, tanto che la sua riproduzione può essere facilmente compromessa.

Se le condizioni non sono le ideali non solo il diamante del Gould non si riprodurrà ma abbandonerà uova e pulli, negando le sue cure.

Le attenzioni quindi devono essere rivolte al clima, con temperatura e umidità adatta a tenere le uova al caldo, e l’ambiente giusto per permettere la nidificazione.

I diamanti del Gould sono abituati a nidificare infatti nelle cave degli alberi, perciò è bene fornire loro un nido chiuso, buio, in alto, riempito di juta e fieno, e soprattutto che sia tranquillo.

La femmina vi depone circa 5 uova e la cova poi dura sui 15-16 giorni, i piccoli poi lasciano il nido dopo circa 25 giorni e infine sono autonomi dopo 60.