Valentino Rossi: «Sarà un Mondiale a metà, ma meglio che niente»

Valentino Rossi: «Sarà un Mondiale a metà, ma meglio che niente»


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Dopo essere tornato ad allenarsi a pieno ritmo, Valentino Rossi torna a parlare. Di sé, del periodo vissuto, del futuro che l’aspetta. «E’ stata dura per tutti, per qualcuno molto di più. Ma dobbiamo continuare a lottare. Comportandoci bene, rispettando le regole: in particolare adesso che si allentano le restrizioni e allora ci vuole maggiore attenzione. Perché questa brutta storia deve finire prima possibile. E speriamo che nel frattempo il virus non torni a incazzarsi» ha detto il 9 volte campione del mondo delle moto in un’intervista a La Repubblica.

Valentino Rossi a 41 anni non vede l’ora di iniziare il suo 24° Mondiale, la cui partenza è prevista a metà luglio in Spagna, a Jerez. «Sarà un campionato a metà, con una decina di gare appena. Però è sempre meglio che non correre per niente – assicura il fuoriclasse della Yamaha -. E’ una situazione molto strana. Non possiamo sapere esattamente cosa succederà, ma secondo me le gare alla fine si faranno. Perché vogliamo correre. E’ in gioco il futuro del nostro sport. Io spero che a fine luglio si possa tornare in pista. Sarà un’esperienza molto, molto particolare. Tornare così, che stranezza». Il Dottore di Tavullia cerca di immaginarselo. «Il fine settimana sarà un’altra cosa. Niente pubblico, ma ci pensate? Tutto diverso. Dovremo essere molto prudenti, non perdere mai l’attenzione fuori pista e rispettare le regole: indossare le mascherine, mantenere le distanze anche se siamo nel paddock».

Rossi ovviamente parla anche della decisione se continuare o ritirarsi. «Scade il mio contratto con la Yamaha, che per il 2021 ha scommesso su Viñales e Quartararo. Un po’ me l’aspettavo, non é stata una sorpresa. Ma il mio rapporto con Yamaha va al di là di questo: ci siamo dati tanto vicendevolmente, mi fa piacere che siano pronti a darmi una moto ufficiale anche la prossima stagione. Quando lascerò, la MotoGP mi mancherà tanto: ho sempre fatto il pilota. Però vale la pena continuare solo se vai forte. Devo fare risultato, salire sul podio. Il mio primo obiettivo è di continuare a correre nel 2021».

Infine un pensiero per Italica Grondona, la sua tifosa genovese di 102 anni guarita dal Coronavirus, alla quale aveva telefonato e che in questi giorni è tornata in ospedale per un controllo: «Quella donna è un fenomeno, in tutti i sensi. Anche di simpatia. Siamo due che non si arrendono, ma lei è decisamente più in gamba di me. Mi piacerebbe che venisse a vedere una gara».