Il mercato dei piloti della MotoGP: la Ducati ora gioca al ribasso

Il mercato dei piloti della MotoGP: la Ducati ora gioca al ribasso


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Le altre Case hanno già fatto le loro mosse confermando i top riders, ovvero Marc Marquez (Honda, per 4 anni poi), Maverick Viñales e Fabio Quartararo (Yamaha) e Anex Rins (Suzuki, la Ducati fa spallucce, anzi: gioca al ribasso, senza fretta. L’emergenza Coronovirus farà scendere le quotazioni e soprattutto le disponibilità. Una situazione che non certo piacerà ad Andrea Dovizioso e compagni, ovvero Danilo Petrucci, i giovani della Pramac Jack Miller e Pecco Bagnaia, e l’ultimo arrivato Johann Zarco, parcheggiato all’Avintia.

«Il fatto di non avere dei contratti firmati per il 2021 la vedo come una situazione positiva, considerando che i contratti firmati nel dicembre-gennaio scorsi risulteranno troppo onerosi – afferma il direttore sportivo Paolo Ciabatti -. Non abbiamo una grande fretta. I cinque piloti sotto contratto con noi sono ottimi e affronteremo il discorso più avanti, anche per capire quante risorse avremo a disposizione. La situazione è difficile, per non dire tragica. Dovremo ritarare gli investimenti nelle corse a cominciare dal salario dei piloti. Non credo che le cifre a cui ci siamo abituati quando tutto andava bene siano proponibili in futuro, perché ci sarà una crisi economica a livello globale, e tutti ci dovremo adeguare».

Quindi Ciabatti entra nello specifico. «Confermare Andrea? È presto per dirlo, ma potrebbe succedere che le cose rimangano invariate per il 2021, visto che il campionato 2020 nella migliore delle ipotesi sarà in un formato ridotto». Quindi l’ammissione del lungo corteggiamento (fallito) con Viñales. «Eravamo convinti che Maverick avrebbe fatto bene in Ducati, per questo lo abbiamo seguito». Infine Ciabatti gioca la carte del possibile ritorno di Andrea Iannone. «Tra noi c’è un rapporto di amicizia e d’affetto che non si è mai interrotto. Credo che abbia un grandissimo talento, sia un pilota velocissimo. In questo momento sta scontando una squalifica in cui non voglio entrare (18 mesi per doping in attesa del ricorso al Tas, sul quale c’è molto ottimismo, ndr), ma è un pilota che ha sempre dimostrato di essere tra i più veloci che ci sono in questo momento, era uno dei piloti che combatteva con Marquez in Moto2 e a volte vinceva. Quindi perché no?».