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Disastro Ferrari anche a Monza, altro che festa al Mugello

Disastro Ferrari anche a Monza, altro che festa al Mugello


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Dalla marea rossa che un anno fa celebrava il trionfo di Charles Leclerc al disastro totale in una Monza deserta per le direttice anti-Covid. Non c’è pace per la Ferrari. Nel GP d’Italia più pazzo degli ultimi anni, con la penalità a Lewis Hamilton per aver fatto un pit-stop quando non poteva e la Mercedes tagliata fuori dalla vittoria, andata invece a sorpresa all’AlphaTauri di Pierre Gasly (primo trionfo per il francese che vive a Milano), le Ferrari sono assenti. Ritirato per il cedimento di schianto dei freni alla prima chicane del 6° giro Sebastian Vettel ( dice uno sconsolato tedesco), fuori pista ma violentemente anhe Charles Leclerc, che ha perso la SF1000 a 200 orari alla Parabolica forzando alla ripartenza dalla safety car, quando si trovava quarto. .
Ora avrà pochissimi giorni per recuperare in vista del Mugello, la gara storica che arriva nel momento più sbagliato per la Ferrari. Il primo GP sulla pista toscana di proprietà dell’azienda di Maranello sarà infatti anche il 1000° della storia rossa in Formula 1. Un evento atteso da tempo che ha anche dato il nome alla macchina di quest’anno (SF1000). Un’auto fallimentare sulla quale non hanno funzionato (anzi, pare abbiano peggiorato la situazione) neppure i pochi aggiornamenti introdotti dopo le prime gare. Il risultato è che la Ferrari ora è addirittura sesta nella classifica mondiale costruttori e nel “Gran Premio della Toscana Ferrari 1000” (anche nella denominazione c’è aria di celebrazione) ci sarà molto poco da festeggiare. Il problema è che per la prima volta ci sarà anche il pubblico. Pochi spettatori e costretti a pagare cifre molto alte per una Ferrari che più brutta di così non si può.